Nel corso delle ere, ben cinque eventi estremi hanno portato in tempi relativamente brevi (nell’ordine delle decine di migliaia di anni) all’estinzione di un gran numero di specie viventi. Tali fenomeni, noti come estinzioni di massa, conseguenza di mutamenti climatici altrettanto estremi, hanno dunque determinato dei radicali mutamenti della biosfera, favorendo di volta in volta l’affermazione delle specie che mostravano una maggiore capacità di adattamento alle nuove condizioni ambientali. La più nota tra le estinzioni di massa è senza alcun dubbio la K-Pg, cioè quella che circa 66 milioni di anni fa, tra Cretaceo e Paleocene, pose fine all’esistenza dei dinosauri, nonché di una miriade di altre specie animali e vegetali.
Le cause che hanno determinato le estinzioni di massa sono tutt’oggi oggetto di studio e dibattito, tuttavia ci sono degli elementi comuni che portano la comunità scientifica ad un sostanziale accordo almeno su principi di carattere generale. È stato notato infatti che, seppur con le dovute approssimazioni, le estinzioni di massa coincidono con la deposizione di considerevoli volumi di materiale igneo sulla crosta terrestre. Tali depositi, noti come Grandi Province Ignee (LIPs, dall’inglese Large Igneous Provinces), testimoniano dunque una intensa attività vulcanica ragionevolmente ritenuta responsabile di significativi cambiamenti climatici dovuti alle enormi emissioni di gas serra che si formano dalla degassificazione della lava.
La correlazione tra LIPs ed estinzioni di massa presuppone dunque una loro possibile sovrapposizione temporale. Gli studi condotti in questo ambito infatti sono volti ad una datazione precisa degli eventi tramite tecniche di radiodatazione, basate sull’osservazione degli isotopi radioattivi di un dato elemento ed i suoi prodotti di decadimento. Diversi studi condotti sui Trappi del Deccan, importante LIP dell’India centroccidentale risalente alla fine del Cretaceo, hanno collocato gli eventi in intervalli di tempo almeno in parte sovrapponibili. Nonostante le difformità tra i vari studi di datazione ed i numerosi interrogativi ancora da risolvere, è comunemente accettata l’idea che esista un nesso causale tra l’intensa attività vulcanica testimoniata dai LIP e le estinzioni di massa.
La comprensione dei fenomeni alla base delle estinzioni di massa può far luce sulle relazioni tra eventi estremi e vita, ed in particolare su come la biosfera reagisce ai cambiamenti climatici, argomento quanto mai attuale nell’Antropocene. In questo ambito è interessante notare quanto importante sia ruolo delle rocce: come fossero una pellicola cinematografica, in esse sono rimasti impressi gli avvenimenti del passato, un passato molto lontano, ma colmo di preziose informazioni. Sta solo a noi vederle ed interpretarle.
Gemma
17 May 2019Una lettura veramente piacevole !!
Alessia Giannetti
18 May 2019Scrittura ben fruibile da tutti, chiara, scorrevole e accattivante. Complimenti.
Brianlub
3 Apr 2020Incredibly useful, looking forward to visiting again.